Oltre i 65 anni – Energie nuove per la comunità

Parre, lunedì 20/10, Scuola Elementare, ore 20.45

L’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo, dopo il Giappone. L’aumento della speranza di vita e la contemporanea contante diminuzione del tasso di natalità hanno modificato significativamente la composizione demografica del Paese. Oggi le persone di oltre 65 anni sono poco più di 14 milioni e rappresentano all’incirca un quarto della popolazione. Nelle opinioni dei cittadini prevale una visione stereotipata della popolazione anziana mentre una più attenta analisi di questo composito segmento della società dovrebbe indurci a riflettere sul ruolo degli anziani nel paese. Molti di loro infatti, dopo l’uscita dal mondo delle lavoro, possiedono preziose esperienza e molte energie che possono mettere a disposizione della comunità. 

Viceversa continua a prevalere l’immagine dell’anziano da un lato in condizione di fragilità o non autosufficienza, dall’altro come potenziale consumatore/fruitore di servizi alimentando la retorica della silver economy. La valorizzazione dell’anziano presuppone una riflessione sul suo ruolo sociale e sulle possibili attività che potrebbe svolgere a beneficio di se stesso e della comunità a cui appartiene. Tutto ciò richiede un impegno collettivo che interpella non solo le istituzioni e la politica ma anche i corpi intermedi, gli enti territoriali, i variegati mondi associativi, il settore della comunicazione e dell’informazione, le parrocchie e, ovviamente, i diretti interessati.


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